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Il Contesto e come muoversi

Il quadro macroeconomico è favorevole sia per gli investimenti prudenti che quelli più rischiosi, sebbene il primo punto di analisi ci renda la vita un po’ più difficile e ci obblighi ad un monitoraggio attento e ad una ponderazione oculata delle nostre scelte finanziarie.

Nell’ambito della propria pianificazione finanziaria si dovrebbe investire per obiettivi. Il più importante di questi: “non perdere”, inteso come tenere il passo con l’inflazione, va esteso a tutta l’area prudente del portafoglio, perché con i tassi in calo il mercato obbligazionario non può fare altro che guadagnare. Serve criterio però e non farsi abbindolare da rendimenti che nei prossimi 3 anni non possono tenere il passo dell’inflazione, si rischia di pagare un prezzo di reinvestimento altissimo [della serie: tengo il passo con l’inflazione per un paio di anni ma poi mi troverò in difficoltà a mantenerlo successivamente]. E’ il caso nei prossimi mesi di andare a valutare il proprio portafoglio obbligazionario per considerare se l’incremento del valore possa rappresentare un guadagno anticipato rispetto alle cedole future ancora da incassare.Lo scenario continua a favorire l’investimento azionario sul quale ritengo sempre molto utile avere anche un approccio progressivo investendo a più riprese per mitigare sia il prezzo che il rischio delle attività acquistate. 

Tensioni in Medio Oriente

Le recenti tensioni in Medio Oriente, in particolare il conflitto tra Israele e Hamas, hanno creato un clima di incertezza sui mercati finanziari.Gli occhi sono puntati sulle materie prime in particolare sul prezzo del petrolio dato che la regione è un importante produttore di energia.Va da sé come un aumento del prezzo del petrolio, di altre categorie merceologiche e di materie prime potrebbe avere impatti sull’inflazione e, a cascata, sulla economia globale e quindi sulle politiche monetarie delle banche centrali.Tuttavia, finora, non si sono registrate conseguenza significative sui mercati finanziari, ma la situazione rimane fluida.

Tagli dei Tassi di Interesse della BCE e della FED

Sul fronte monetario, sia la Banca Centrale Europea (BCE) che la Federal Reserve (FED) hanno recentemente tagliato i tassi di interesse nel tentativo di stimolare l’economia. La BCE ha ridotto i tassi per contrastare la debolezza economica dell’Eurozona e per sostenere la crescita. Allo stesso modo la FED ha tagliato i tassi per affrontare le preoccupazioni legate alla crescita economica e per mantenere la stabilità finanziaria.

La Federal Reserve ha avviato un ciclo di allentamento monetario, riducendo i tassi d'interesse di 50 punti base chiarendo che il taglio di 50 bps non è una risposta d'emergenza.Questa mossa potrebbe favorire un atterraggio morbido* per l'economia americana.

"L'economia è forte e siamo impegnati a mantenerla così forte", ha detto il presidente Jerome Powell osservando come la crescita media del Pil è stimata restare "solida" al +2% con un tasso di disoccupazione al 4,4% alla fine di quest'anno e un'inflazione al 2,1% nel 2025. 

Entro la fine dell'anno, la Fed stima un ulteriore calo del costo del denaro di mezzo punto, probabilmente 25 punti base per ciascuna delle riunioni rimanenti per il 2024.

Stimoli alla crescita cinese

La Cina ha lanciato un pacchetto di misure di stimolo tra cui tagli al suo tasso di interesse di riferimento con lo scopo di combattere il rallentamento della seconda economia più grande del mondo.

In un raro briefing pubblico del 24 settembre, la Banca popolare cinese (PBoC) ha anche annunciato finanziamenti statali per dare impulso al mercato azionario nonché un maggiore sostegno al settore immobiliare colpito.

Il pacchetto di misure ha favorito la crescita dell'indice cinese CSI 300 delle azioni quotate a Shanghai e Shenzhen del 4,3%, il suo miglior giorno da luglio 2020:

Viene ridotto anche il reserve requirement ratio (RRR), l'importo delle riserve che i creditori devono detenere a fronte delle erogazioni creditizie concesse segnalando un ulteriore taglio di 0,25-0,5 punti percentuali. Questo permette alle banche cinesi di poter disporre di una maggiore liquidità favorendo certamente il mercato

Ripercussioni sui Mercati Finanziari

Tolto il primo punto di analisi, tutti gli altri forniscono stimolo alla crescita economica. Sono molti i “sillogismi economico finanziari” in atto: da un minor costo del credito discende direttamente un calo dei costi societari e dei mutui a tutto vantaggio di un aumento degli utili e del risparmio. Dagli utili in aumento deriva una maggior spinta dei listini azionari, dalla minor spesa per i mutui deriva l’indirizzo delle risorse economiche per soddisfare altri bisogni o il risparmio.Da un calo dei tassi inoltre deriva un aumento del corso (prezzo, valore) degli investimenti obbligazionari Ciò unito al calo dell’inflazione permette un più agile mantenimento del potere di acquisto delle proprie risorse se amministrate con criterio.


Per approfondimenti e valutazioni non esitate a contattarmi.

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*atterraggio morbido - la metafora utilizzata dagli economisti rende abbastanza chiara l’idea: in economia si intende per a.m. Un rallentamento tale da far diminuire l’inflazione senza sfociare in una recessione

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