Vai al contenuto principale

Stiamo per entrare nell’ultimo quadrimestre del 2025 e da inizio anno si sono susseguite notizie ed accadimenti che hanno condensato in pochi mesi molte emozioni che normalmente noi investitori proviamo nel corso invece di numerosi anni.

Emozioni che abbiamo già provato e superato, ma che ritornano.

Dalla loro gestione dipende la nostra serenità.

Dalla loro gestione dipende l’andamento del nostro patrimonio.

201bbbf3-4fd4-4657-acd5-2411489a0408_20250819.webp


Sembra una esagerazione ma non è così. Spesso vengono compiute scelte dettate più dall’emotività piuttosto che da una pianificazione consapevole e razionale.

Di questo si argomenta negli scritti dello psicologo Daniel Kahneman, considerato il padre dell'economia comportamentale, insignito del premio Nobel per l'economia nel 2002 per gli studi condotti, così come in quelli di Richard Thaler, premio Nobel per l’economia nel 2017.

Euristiche e bias cognitivi – D. Kanneman

Misbehaving - La nascita dell'economia comportamentale R. Thaler


Siamo messi a dura prova da molti fattori (non in ordine):

il nuovo presidente americano                             

la novità sui dazi                                                          

la guerra Russo Ucraina

la guerra in medio oriente

la reazione immediata ed avversa dei mercati finanziari

la FED che non taglia i tassi

il debito pubblico americano in aumento

i nuovi accordi commerciali

la Cina con le nuove rotte commerciali

gli impatti su oro e farmaci dovuti ai nuovi dazi

la diplomazia per evitare la prosecuzione dei conflitti

l’inflazione stabile in USA ed in diminuzione in Europa

la FED che interverrà sui tassi in funzione della crescita economica USA

i mercati finanziari più stabili ed in crescita

il cambio euro dollaro a nostro sfavore in termini di andamento

Per ognuno di questi punti possiamo approfondire molto, moltissimo, andando a considerare anche tecnicamente gli impatti che ogni singola voce ha sui mercati finanziari ed altri beni come immobili e partecipazioni societarie ad esempio, ma soprattutto sui NOSTRI INVESTIMENTI.

Alla luce delle analisi svolte possiamo intervenire in termini di “rifinitura” del portafoglio, sempre tenendo ben presente gli obiettivi che avevamo “messo a terra”, la nostra pianificazione ed il nostro profilo di rischio, ma senza farci prendere dal panico o dall’euforia del momento (vendere tutto a marzo aprile in concomitanza dei dazi annunciati, oppure comprare a capofitto poco dopo, vedendo i mercati in rapidissima ripresa).

1dd366dd-cc59-4bf9-9573-08c0946cc603_20250819.webp


Dopo tutti questi anni di lavoro insieme, credo si possa convenire, che il miglior alleato per un investitore sia il TEMPO. Ma non banalmente aspettare. Anche. Ma non solo. Necessariamente, per il semplice susseguirsi, più rapido rispetto a prima, di eventi che possono dare direzionalità ai nostri investimenti, sono consigliabili piccoli interventi propedeutici alla crescita dell’investimento stesso.

Aver deciso di conservare su strumenti prudenti una parte di quanto saremmo stati disposti ad investire su settori più rischiosi, ha permesso ad esempio a marzo-aprile (durante lo shock provocato dalle notizie sui dazi) di avere la possibilità di spostarne una parte su azionario.

Non è ottimismo miope, sono ormai dati statistici e storici. Nel Tempo l’azionario cresce. Sempre. A prescindere dagli eventi turbativi che puntualmente si susseguono nella storia.

Non cresce senza soluzione di continuità, giorno per giorno, ma cresce.

Per evitare “malesseri” o situazioni di disturbo è bene programmare preventivamente una correzione, per poter intervenire sfruttando la volatilità del mercato, perché la finanza è materia complessa e spesso presentata in maniera pomposa, ma in realtà i mercati sempre solo e soltanto due cose semplici possono fare: scendere e salire.

E’ capitato che a distanza di molti anni, si constati come l’investimento sia cresciuto “poco”. Poco rispetto alle aspettative intendo...

Sebbene non sia obbligatorio seguirlo pedissequamente, se analisti, statistici ed economisti affermano, scrivono ed indichino negli innumerevoli testi di economia e finanza, che si deve investire in azionario qualora si deterrà un investimento per molti anni, un motivo c’è.

Sono infatti i mercati azionari i motori dell’economia mondiale ed anche i motori dei nostri investimenti.

Senza timori, purché ben compresa la volatilità del settore e con una programmazione strutturata, l’azionario è fondamentale per investimenti di medio - lungo termine effettuati per noi o chi verrà dopo di noi.

Programmare nel tempo, con obiettivi concreti misurabili e monitorabili, è l’unico modo per poterli approcciare ma SOPRATTUTTO per evitare scelte sconvenienti dettate dalle emozioni del momento.

Ufficio

Via P. Nenni 2

56124, Pisa

via Roma 86

57126, Livorno

Email

Mostra indirizzo email

Telefono

Mostra numero di telefono

Disclaimer

Le informazioni contenute nel presente sito internet sono curate da Dario Biondi e non costituiscono in alcun modo raccomandazioni personalizzate rispetto alle caratteristiche del singolo lettore e potrebbero non essere adeguate rispetto alle sue conoscenze, alle sue esperienze, alla sua situazione finanziaria ed ai suoi obiettivi di investimento. Le informazioni contenute nel presente sito internet sono da intendersi a scopo puramente informativo. Trattasi di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto (cfr. art 69, comma 1, punto c, Regolamento Emittenti Consob e considerando n.79 della direttiva Mifid 2006/73/CE), con lo scopo di offrire un supporto informativo e decisionale ai propri lettori e ai clienti mediante l’elaborazione di un flusso informativo di testi, dati, notizie, ricerche e analisi attraverso le varie pubblicazioni.

Partita Iva: 01826510503


Powered by

Logo Promobulls
Area riservata